IVA Inclusa
IVA Margine
2016
Edizione Limitata
Carta
70 cm x 100 cm
Cornice non Inclusa
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Il dipinto su cui Tomoko pone l'attenzione ritrae Gabrielle d’Estrées e la sua presunta sorella, probabilmente la bruna duchessa di Villars, nobildonne, in un atteggiamento erotico e abbastanza originale per l’epoca, in un’opera collocata nella seconda fase del movimento artistico a cui appartiene, sviluppatosi nella Francia del XVI secolo per volere del mecenate Francesco I e denominato Scuola di Fontainebleau. Il Neo-mecenatismo è oggi invece ad opera dei brand e del mass marketing, in particolare francesi e di fama mondiale. Mentre il desiderio del re che ha sponsorizzato la corrente artistica del cinquecento francese più nota era quello di creare a corte un ambiente colto in un clima di raffinatezza, che potesse ricreare i fasti del Rinascimento, oggi nell’opera di Tomoko si aspira a una serialità e accessibilità dell’arte per tutti, con una sottile critica alla decadenza di valori e costumi soprattutto in occidente. In questa indiscussa icona pop della storia dell’arte occidentale, conservata al secondo piano del museo del Louvre a Parigi, le due sorelle (o presunte tali dato che non esistono documenti ufficiali per confermarlo) sono immerse in una sorta di vasca da bagno: ad attrarre l’attenzione è il “pizzicotto” sul capezzolo di Gabrielle, notoriamente l’amante ufficiale (ma non esclusiva) del re Enrico IV: secondo la critica più diffusa, quest’ultimo, sposato alla sterile Margherita, non riusciva a dare a sé stesso e alla nazione un erede. Riuscì però a far colpo sulla giovanissima Gabrielle: il gesto da parte della sorella nella vasca del toccarle il seno, simbolo di maternità, potrebbe alludere al fatto che presto la giovane diventerà madre e genererà l’erede al trono, che nell’opera di Tomoko si manifesta nella figura di un'ipotetica puericultrice presente nello sfondo che veste il futuro erede al Trono con Petit Bateau, il noto brand francese di abbigliamento kids, mentre il recare tra le dita un anello (ovviamente oggi sarebbe Tiffany) matrimoniale sta a significare il ruolo della medesima Gabrielle di sostituzione della regina Margherita. Chiaramente il riferimento della “nobile dote” attuale va a una carta di credito “Visa Oro” con plafon illimitato, brandizzata con l’icona identificativa di Tomoko della testa di Salomè. Nell’opera vettoriale e minuziosa di dettagli di Tomoko, il tema storico viene portato in secondo piano per dare risalto all’idea che pervade molti fruitori: due donne che si amano o si corteggiano in un gesto di “pinching “che lascia alludere a un amore o una seduzione lesbo. Tale aspetto è valorizzato dal fatto che la critica ufficiale non conferma che le due figure ritratte siano sorelle, ma soprattutto dalla scelta del pittore dell’opera originale di rimanere anonimo, per aver forse svelato alcuni segreti indicibili e tabù per l’epoca.