Il pittore italiano Ugo Nespolo
Nato a Biella, Ugo Nespolo è un artista, film maker e scrittore italiano. La sua attività di artista comincia negli anni 60, quando, influenzato dalle tendenze pop esplose in America nello stesso periodo, inizia a creare opere che ricercano contenuti ironici ed eclettici.
Inizialmente, le sue opere richiamano ed esplorano le aspirazioni che gli artisti dei movimenti delle Avanguardie Storiche, del Futurismo e del Dadaismo avevano unendole con la sempre più emergente Pop Art.
La fama di Nespolo negli anni 60 accresce, e arriva ad esporre in importanti città in tutto il mondo, tra cui New York e Chicago. La prima mostra milanese, intitolata Macchine e Oggetti Condizionali, sarà così innovativa che il critico d’arte Germano Celat conierà il movimento dell’Arte Povera.
La sua parentesi americana sarà fondamentale assieme all’eredità avanguardista europea per lo sviluppo della sua poetica artistica, che molto deve al movimento Futurista. È proprio in questi anni che sperimenta numerose e diverse tecniche quali ricamo e intarsio di diversi materiali
Uno dei concetti cardine della produzione artistica di Nespolo è il portare l’arte nella vita quotidiana, questo lo porterà a coniugare la cultura High e Low.
L’arte di Nespolo viene apprezzata e riconosciuta in tutto il mondo, tanto da partecipare ad esposizione nei musei più importanti come il Tate Modern di Londra, il Centre Pompidou di Parigi e alla Peggy Guggenheim Collection di Venezia. Volendo portare l’arte nella vita quotidiana, Nespolo annovera tra le sue collaborazioni anche quelle con l’Arma Nazionale dei Carabinieri, per la quale ha disegnato lo storico calendario, e con la Swatch, per festeggiare i 35 anni dalla fondazione del brand.
Il linguaggio artistico di Ugo Nespolo spazia dall’arte applicata alla grafica fino al teatro. A livello pratico, Nespolo, cerca diverse soluzioni artistiche impiegando più materiali come il legno, la stoffa e il vetro.
Ugo Nespolo e i Cinema degli Artisti
Tra gli iniziatori del Cinema degli Artisti, Nespolo inizia a dirigere numerosi film che vedranno come protagonisti numerosi artisti come Lucio Fontana, Enrico Baj, Michelangelo Pistoletto, Alighiero Boetti, Allen Ginsberg e Edoardo Sanguineti. La realizzazione di queste pellicole nasce dai numerosi incontri avvenuti a New York con personalità quali Yōko Ono, Andy Warhol e Jonas Mekas.
La lunga serie di film realizzati dall’artista ha inizio nel 1966 con il film Grazie, Mamma Kodak, al quale ne seguono altri, facendolo diventare un punto di riferimento in Italia per il Cinema d’Artista. I film di Nespolo vengono così apprezzati da essere proiettati in molti musei internazionali tra cui: il Centre Pompidou di Parigi, il Tate Modern di Londra, Reina Sofia di Madrid, il Philadelphia Museum of Art, il Museo Nazionale del Cinema di Torino, Fondazione Prada di Milano e la Biennale di Venezia.
“Partii con la Bell & Howell 16 millimetri con lo Zoom Angenieux alla scoperta del cinema e fui fortunato. [...] Allora pensavo ad una sorta di "teatro fotografico" pieno di improvvisazioni e di materiali bizzarri. Il tentativo è stato quello di approdare in un territorio magico ed in perenne, instancabile movimento, un gioco insomma in cui la razionalità era bandita per lasciare il posto ad un libero creare associazionistico, suono ed immagine, movimento e colore, senso e non senso.” - Ugo Nespolo
Ugo Nespolo e il teatro
Amante della sperimentazione, la produzione artistica di Nespolo non si limita ad opere e film ma anche a scene e costumi per le opere teatrali. È del 1986 la realizzazione dei disegni per le scene e i costumi della prima americana della Turandot di Ferruccio Busoni allo Stamford State Opera.
Successivamente ha realizzato le scene e i costumi per Don Chisciotte andato in scena al Teatro dell’Opera di Roma.
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